Natale 2017, auguri dal Presidente
Caro Aero Club Milano,
anche quest’anno ho trovato un momento per la ormai consueta poesia.
Buona lettura
Il Presidente
Antonio Giuffrida
Buon Natale 2017
Ciaspola stanco Babbo Natale,
la neve è alta, il lento avanzare,
renne e la slitta si tira dappresso,
non vuol volare in quello di Bresso.
Se ci pensate non è proprio strano
li fluttuan quelli dell’Aer Club Milano.
Già l’anno scorso quello imprudente
ebbe la rotta a cambiare repente,
perché ‘l Salvadori con l’aeroplano
gli avea scucito lo rosso pastrano.
Guida la flotta di tanta impudenza
uno che studia la giurisprudenza,
tutto misura, tutto controlla
e la tensione mai ci si scrolla.
Lo sanno bene istruttori e Paggiaro
che fanno vivere triste ed amaro.
Il buon Paggiaro fermo agli intenti
di organizzare le feste e gli eventi,
“Son dirigente”, dice ad effetto
“Tutti mi devono grande rispetto”.
Egli, vorrebbe lo Presidente,
più burocratico qual dirigente.
Ma ti capisco ardua è la sfida,
di soddisfare lo noto Giuffrida.
Mai s’accontenta e così si rattrista,
nell’altra vita era certo schiavista.
Stanno la Lippolis e la Valdonio,
Già mobbizzate da tanto demonio.
Se l’Aliprandi nel corpo è fiaccato,
da tanto stress dallo qual è inondato
Tutt’all’opposto fa effetto scafandro
Allo sensibil Morette Alessandro;
e tanto friggere al cuor non s’attaglia
del responsabil Marino Missaglia.
Dall’anno scorso qualcosa è mutata,
l’aria con l’ENAC s’è rasserenata.
Ed il rapporto è più sano, più bello,
come la mamma con lo piccirello,
come tra Sara e la figlia del re,
che Radames in battaglia battè.
Certo rimane l’assurdo rumore
che dalla lounge si diffonde per ore.
I soci anziani ripeton frequente:
“Che casinaro, sto presidente!”
Ma questo è il meno, che devo dire,
Enac la gara s’appresta a bandire,
non mi dilungo, sul fatto sto corto,
per il gestor dell’intero aeroporto,
e l’aeroclub ben potrebbe migrare
ad occupare un bel porto di mare.
A questo punto se tanto è l’affare
Car Maria Grazia ci tieni tornare?
Già Balestrieri l’errore l’ha fatto,
e tanto forte gli è stato l’impatto,
che come il corso voleva scappare
tanto lui all’Elba già vuole tornare.
Sono ben trecento i soci arrivati,
anche se il soldi son sempre contati.
Ora vi auguro, son tempi strani,
di non finir come tanti spartani.
Ma sorvoliamo sui giovani opliti,
ed intoniamo li canti agli arditi,
che li successi hanno ben riportati
dai campionati italiani sbancati.
Viva l’Uboldi, Adorisio e Stoppelli,
il Bertolotti e tutti quei belli,
che sotto l’egida del Salvadori
han rinverdito del club ori e allori.
Ora, miei cari, prendo commiato,
dopo aver certo ben lungo rimato.
Ma giunga a tutti, per quel che vale,
Il felicissimo mio “Buon Natale!”.