Dicono di noi…

“L’aeroplano osserva, scruta, con il suo sguardo privilegiato vede in fretta, non si stanca. E quando lo sguardo vede chiaramente, la mente decide limpidamente.”

LeCorbusier – Avion – 1927

Sono le parole scritte nel 1927 dall’urbanista e artista francese LeCorbusier nel suo libro Avion. Un concetto sintetico e innovativo in quegli anni che facciamo nostro per raccontarvi le attività dell’Aero Club Milano 1926, un ente che ha dato all’aviazione civile italiana non soltanto qualche migliaio piloti, ma anche personaggi noti della cultura.

Basato sull’aeroporto intitolato a Franco e Antonio Bordoni, industriali milanesi, figlio e nipote di Felice, celebre per la creazione del Ferro China Bisleri, il sodalizio ha sempre colto ogni nuova tendenza artistica e sociale.

Gaetano Crippa

Per esempio si deve all’Aero Club Milano la costituzione del nucleo acrobatico basato sul “Manifesto dell’arte spaziale” scritto dal professor Gaetano Crippa dell’Accademia delle Belle Arti di Brera tra il 1950 e il 1952. Da allora il club è cresciuto, ha conquistato traguardi prestigiosi, vivendo momenti di grande successo ed altri meno felici.
Non sono mancate le vittorie nelle gare aeronautiche più celebri e neppure parentesi di lotta per sopravvivere ai tentativi di far morire l’associazione per impossessarsi del controllo dell’aeroporto di Bresso a fini speculativi, fino agli anni di crisi e di vicende che ne hanno reso difficoltosa la sopravvivenza.

Si pensi all’insensata chiusura in occasione dell’Expo 2015, quando l’aeroporto fu considerato una minaccia e non una grande opportunità, e prima il blocco delle operazioni per mesi dovuto allo svolgimento dell’incontro con le famiglie di Papa Benedetto XVI, con la costruzione di un palco in cemento sulla pista di decollo.

Il palco per l’incontro con le famiglie di Papa Benedetto XVI sulla pista di Bresso

Nonostante tutto questo la volontà dei soci ha sempre permesso la rinascita del Club e dal 2016 a oggi, sotto la guida del presidente Antonio Giuffrida e di un Consiglio formato da esperti del settore industriale ed aeronautico, grazie anche ai suoi determinati dipendenti e collaboratori, Aero Club Milano ha lentamente cominciato un percorso di risanamento sia finanziario, sia di ricucitura con il tessuto sociale e culturale cittadino.
Dai rapporti con le istituzioni dei Comuni sui quali sorge l’aeroporto agli scopi stessi delle sue attività, dalla stabilizzazione del personale dipendente al ripristino dell’officina meccanica per il mantenimento della flotta, fino alla rimessa in linea di buona parte degli aeromobili di proprietà.

In meno di tre anni Aero Club Milano è tornato a partecipare alle gare aeronautiche di diverse specialità, con i suoi soci impegnati in dieci competizioni soltanto negli ultimi nove mesi. E tra queste la splendida performance del socio istruttore pilota Francesco Adorisio ai Campionati mondiali di acrobazia svoltisi in Repubblica Ceca qualche settimana fa.

Francesco Adorisio a bordo del CAP-21 I-CILL

Senza mai interrompere i corsi di pilotaggio per la formazione di piloti privati, commerciali e di linea, il Club ha organizzato e ospitato corsi di formazione e aggiornamento per professionisti, programmi extra curriculari per gli studenti di Scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano, ha sempre mantenuto aggiornate le qualifiche dei propri dipendenti e collaboratori ed è stato scelto da importanti costruttori di aeromobili come luogo per la presentazione di nuovi aeroplani. Tra i programmi svolti, il progetto “Rispettiamo le regole, rispettiamo la vita” che ha avuto il patrocinio della Regione Lombardia.

Studenti del Politecnico a Bresso

Con l’istituzione degli Open day semestrali Aero Club Milano si è riavvicinato agli abitanti della città metropolitana e apre le porte a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo dell’aviazione partecipando ai convegni gratuiti e ai voli di ambientamento.
Gli hangar storici dell’aeroporto vengono spesso scelti come scenografia per set fotografici ed eventi che Aero Club Milano accoglie sempre con entusiasmo volendo essere parte dinamica della Milano più intraprendente.

Negli ultimi due anni è cresciuta molto l’attività di voli turistici grazie anche al programma delle gite, che vede soci e loro amici volare verso destinazioni culturali e ludiche in Italia e all’estero.

Gite Aero Club Milano

Infine, e molto importante, per i giovani che dimostrano la più genuina determinazione per diventare piloti, Aero Club Milano ha istituito la borsa di studio che consente il conseguimento gratuito della licenza. La borsa è intitolata al compianto presidente Roberto Manzaroli, sotto la cui direzione il sodalizio ha conosciuto un periodo particolarmente felice.

Ed oggi il Club festeggia un evento unico: l’organizzazione dell’airshow di Milano Linate, la più grande, complessa e articolata manifestazione aerea italiana del 2019 voluta da Sea e da Aero Club Milano per festeggiare il rinnovato aeroporto Enrico Forlanini insieme con la tradizione di cultura aeronautica cittadina. Per l’occasione il sodalizio milanese riporterà alla dignità del volo il suo aeroplano storico, il Piper L4/J3 Cub “Spirito di Lidia” realizzato negli Usa nel 1939, importato in Italia per uso bellico e poi destinato alla formazione dei piloti milanesi dal 1946.

Spirti Of Lidia
Piper L4/J3 Cub “Spirito di Lidia”

Il nome ricorda la pilota socia di Aero Club Milano Lidia Centoni, donna nobile d’animo ed umile di origine, che adottò l’aeroplano in un momento complicato per il Club facendo enormi sacrifici pur di mantenerlo in efficienza. Di fatto, trasformandolo per sempre nel simbolo stesso della passione per il volo.
La sua memoria, quella di altri soci benemeriti, ed anche la passione e la dedizione che molti nostri allievi dimostrano per la cultura aeronautica, sono per tutti i 260 soci di Aero Club Milano ragione e stimolo per profondere nelle attività sociali del Club grande impegno, dedizione e accrescimento personale. Le nostre porte, come le nostre ali, sono sempre aperte a tutti.